Domanda
(Francesco). Mia figlia ha stipulato un mutuo a tasso variabile per acquisto prima casa. Si trattava di un accollo di parte del mutuo originario ventennale stipulato precedentemente dal costruttore. Da parte della banca è stato consentito solamente l'allungamento della durata a 30 anni. Oggi mia figlia vorrebbe convertire il mutuo da variabile a fisso presso un'altra banca, ma da parte di alcuni addetti della banca attuale le viene detto che non può farlo perché è un mutuo in accollo. E vero? Può avvalersi anche mia figlia della cosiddetta portabilità?
(Risposta a cura del Consiglio Nazionale del Notariato)
La risposta è senz'altro positiva: la Circolare dell'Agenzia del Territorio n. 5 del 28 luglio 2008 espressamente prevede e disciplina la portabilità di un mutuo accollato dopo frazionamento. Pertanto sua figlia può tentare la portabilità del mutuo: le condizioni del nuovo mutuo (variabile o fisso) dipendono dalla contrattazione con la nuova banca, che ovviamente non è obbligata a contrarre.